Sottomarino Yekaterinburg tipo K-84
Mosca, 29 dicembre 2011-12-29
L’agenzia di stampa russa ITAR-Tass riferisce sullo scoppio di un incendio a bordo del sottomarino nucleare russo “Yekaterinburg” del tipo K-84 – Classe Delta IV, che non risulta ancora essere stato revisionato.
L’incendio è avvenuto nei cantieri navali di Murmansk ed è stato causato dalla violazione delle regole tecnologiche. Sono state attivate le squadre di soccorso per estinguere le fiamme.
L’incidente, sempre secondo l’agenzia di stampa russa, non ha provocato vittime e il livello delle radiazioni sono su livelli normali.
Un po’ di storia sul tipo K-84:
Dopo le versioni Delta I (progetto 667B-Murena – classificazione russa);
Delta I
Delta II (progetto 667BD-Murena-M);
Delta II
Delta III (progetto 667BDR-Kalmar);
Delta III
viene sviluppata la versione Delta IV (progetto 667BDRM-Dolphin), ne vennero costruiti sette esemplari ma due furono poi cancellati a causa del crollo dell’Unione Sovietica.
Delta IV
Lo sviluppo iniziato nel 1975 finì nel 1985 con il varo del primo esemplare, il K 51 Verkhoturye. A questo e fino al 1992 ne seguirono altri sei tutti dislocati al Nord.
Il K-84 Yekaterinburg entra in servizio nel 1986 e viene dislocato come gli altri nella flotta del Nord. Attualmente non risulta sia mai stato revisionato.
In questa versione la lunghezza del battello raggiunge i 167 metri, con una larghezza di 12 metri circa, con un dislocamento di 11.740 tonnellate in emersione e le 18.200 tonnellate in immersione. Capace di imbarcare 130 elementi di equipaggio, raggiungere una velocità in immersione di 24 nodi, 80 giorni di autonomia e una profondità massima di 400 metri.
Per quanto riguarda l’armamento missilistico, questo inizialmente prevedeva 16 SS-N-18 (nella versione perfezionata R-29RM) a propellente liquido, in grado di essere equipaggiati con testate multiple. Il sistema di lancio utilizzato era il D-9RM. A differenza delle versioni precedenti, i Delta IV potevano sparare i missili in ogni direzione, seguendo una rotta costante in un settore circolare. Tutti i missili potevano essere lanciati con una sola salva. Il lancio subacqueo veniva effettuato ad una profondità di 55 metri alla velocità di 6 o 7 nodi.
Attualmente, questi sottomarini hanno ricevuto i nuovi RSM-54 (nome in codice NATO: SS-N-23 Skiff). Si tratta di missili a tre stadi a propellente solido con una gittata di 8.300 km, in grado di imbarcare quattro MIRV da 100kt (occorre sottolineare che di questo missile ne è stata sviluppata una versione a 10 testate.
Tuttavia, questa non è mai stata prodotta).
I missili sono, come al solito, alloggiati nello scafo interno.