M2
NGC 7089
Aqr (Acquario)
Ammasso Globulare
A.R. 21h33m,5 ; Dec. -0°49’ ; mag. 6,5 ; diametro 13’ ; distanza 37.000 a.l. ;
spettro integrato F3; Mag. assoluta – 9,0 ; diametro reale 140 a.l. ; indice di colore B-V 0,67 (intrinseco 0,61) ; eccesso di colore B-V 0,06 ; assorbimento 0,2 mag. ; velocità radiale – 5 km/sec..
NGC 7089
Aqr (Acquario)
Ammasso Globulare
A.R. 21h33m,5 ; Dec. -0°49’ ; mag. 6,5 ; diametro 13’ ; distanza 37.000 a.l. ;
spettro integrato F3; Mag. assoluta – 9,0 ; diametro reale 140 a.l. ; indice di colore B-V 0,67 (intrinseco 0,61) ; eccesso di colore B-V 0,06 ; assorbimento 0,2 mag. ; velocità radiale – 5 km/sec..
Scopritore: Jean-Dominique Maraldi
Anno: 11 settembre 1746
Altre designazioni: NGC 7089
Un oggetto facile per comuni binocoli, rintracciabile 4°,7 a nord di β Aqr, in alternativa si può fare riferimento ad α Aqr, spostandosi verso ovest di 8°,1. M2 si rivela parzialmente risolto in stelle con un telescopio di circa 20 cm di diametro, mentre attraverso un riflettore (il cui obiettivo è cioè formato da uno specchio) di 30-40 cm diventa una visione veramente molto bella. La concentrazione e la densità delle stelle attorno al centro di questo notevole ammasso globulare sono particolarmente elevate, per cui la capacità di risolvere la sua zona centrale è riservata ad un grande telescopio, ad alto ingrandimento e in condizioni di ottimo seeing. Fotografabile con facilità, è già interessante con una focale di 400 mm; risultati molto buoni con una focale di 1,5 metri, ottimi con una focale di 2-2,5 metri. La metallicità di quest’ammasso, definibile come la quantità di ferro rispetto a quella dell’idrogeno presente nelle sue stelle, è pari ad appena il 2,5% circa di quelle del nostro Sole: questo valore, benché possa sembrare molto basso, rispecchia perfettamente quello tipico degli ammassi globulari la cui età media, come noto, è attorno ai 12-13 miliardi di anni circa.
Anno: 11 settembre 1746
Altre designazioni: NGC 7089
Un oggetto facile per comuni binocoli, rintracciabile 4°,7 a nord di β Aqr, in alternativa si può fare riferimento ad α Aqr, spostandosi verso ovest di 8°,1. M2 si rivela parzialmente risolto in stelle con un telescopio di circa 20 cm di diametro, mentre attraverso un riflettore (il cui obiettivo è cioè formato da uno specchio) di 30-40 cm diventa una visione veramente molto bella. La concentrazione e la densità delle stelle attorno al centro di questo notevole ammasso globulare sono particolarmente elevate, per cui la capacità di risolvere la sua zona centrale è riservata ad un grande telescopio, ad alto ingrandimento e in condizioni di ottimo seeing. Fotografabile con facilità, è già interessante con una focale di 400 mm; risultati molto buoni con una focale di 1,5 metri, ottimi con una focale di 2-2,5 metri. La metallicità di quest’ammasso, definibile come la quantità di ferro rispetto a quella dell’idrogeno presente nelle sue stelle, è pari ad appena il 2,5% circa di quelle del nostro Sole: questo valore, benché possa sembrare molto basso, rispecchia perfettamente quello tipico degli ammassi globulari la cui età media, come noto, è attorno ai 12-13 miliardi di anni circa.
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