Aerospazio: Filas, cosi' la ricerca ci cambia la vita
(Fonte Adnkronos 30/07/07 – Filas 23/07/07)
Roma, 23 lug. - (Adnkronos) - Dalle tecnologie nate per lo spazio, come l'osservazione della terra, la navigazione satellitare e le telecomunicazioni satellitari, alle loro applicazioni nella vita di tutti i giorni: trasporti e mobilità, territorio e urbanistica, ambiente e sicurezza. Così la ricerca può cambiare il nostro quotidiano, portando innovazione e alzando il livello di sicurezza. Sono questi i temi di cui oltre 200 esperti hanno discusso a Roma, a Space2Land, il workshop organizzato da Filas, la società strumentale della Regione Lazio per il sostegno dell'innovazione.
Per la prima volta circa 200 rappresentanti di aziende di aerospazio, informatica, trasporti, assieme a istituzioni, università ed enti di ricerca si sono confrontati in un'unica sede per avviare un incontro tra domanda e offerta nell'ambito delle applicazioni spaziali. Tra i partecipanti, Autostrade, Finmeccanica, Trenitalia, Atac, Anas, Servizio Ares 118, Presidenza del Consiglio dei Ministri - dipartimento Protezione Civile e circa 150 aziende del Distretto laziale.
Un progetto concreto di sviluppo industriale, quello di Filas, che attraverso questo workshop ha voluto così fornire un contributo consistente per promuovere la nascita di sinergie tra aziende, mercato, atenei e centri di ricerca per la realizzazione di nuovi prodotti e servizi a valore aggiunto.
Secondo studi promossi dall'Unione Europea infatti, la realizzazione del sistema di navigazione satellitare Galileo, alternativo e più avanzato rispetto al Gps americano, permetterà di rispondere ai bisogni di utilizzatori potenziali in qualsiasi parte del mondo, creando un mercato compreso fra 275 e 300 miliardi di euro e di 3 miliardi di utenti. "La realizzazione del progetto - sottolinea Filas - ha un costo valutato intorno ai 32-34 miliardi, ma potrà portare alla creazione di 100 mila nuovi posti di lavoro e a un mercato di apparecchiature e servizi di circa 10 miliardi all'anno".
Una prospettiva di crescita che riguarda direttamente Roma e il Lazio, sedi del primo Distretto Tecnologico Aerospaziale. Un distretto storico, afferma Filas, "che vanta un patrimonio notevole: 5 miliardi di euro di fatturato, 30.00 addetti, 250 aziende che costituiscono realtà significative nelle diverse aree di competenza industriale di settore, 10 importanti Enti/Centri di ricerca, 5 centri tecnologici, 5 Università e 3000 tra professori universitari, ricercatori e specialisti coinvolti in attività di ricerca aerospaziale".
Secondo Stefano Turi, direttore generale di Filas ''la scena internazionale presenta nuovi e sempre più agguerriti competitori, come India e Cina. Sarà perciò importante programmare una strategia competitiva che coinvolga le realtà industriali e amministrative del Distretto".
"Iniziative come Space2Land - sottolinea ancora - costituiscono la risposta a questa necessità e al contempo un naturale sviluppo in favore dell'impegno che, su mandato della Regione Lazio, Filas porta avanti in favore dei processi di innovazione e del trasferimento tecnologico''.
Per la prima volta circa 200 rappresentanti di aziende di aerospazio, informatica, trasporti, assieme a istituzioni, università ed enti di ricerca si sono confrontati in un'unica sede per avviare un incontro tra domanda e offerta nell'ambito delle applicazioni spaziali. Tra i partecipanti, Autostrade, Finmeccanica, Trenitalia, Atac, Anas, Servizio Ares 118, Presidenza del Consiglio dei Ministri - dipartimento Protezione Civile e circa 150 aziende del Distretto laziale.
Un progetto concreto di sviluppo industriale, quello di Filas, che attraverso questo workshop ha voluto così fornire un contributo consistente per promuovere la nascita di sinergie tra aziende, mercato, atenei e centri di ricerca per la realizzazione di nuovi prodotti e servizi a valore aggiunto.
Secondo studi promossi dall'Unione Europea infatti, la realizzazione del sistema di navigazione satellitare Galileo, alternativo e più avanzato rispetto al Gps americano, permetterà di rispondere ai bisogni di utilizzatori potenziali in qualsiasi parte del mondo, creando un mercato compreso fra 275 e 300 miliardi di euro e di 3 miliardi di utenti. "La realizzazione del progetto - sottolinea Filas - ha un costo valutato intorno ai 32-34 miliardi, ma potrà portare alla creazione di 100 mila nuovi posti di lavoro e a un mercato di apparecchiature e servizi di circa 10 miliardi all'anno".
Una prospettiva di crescita che riguarda direttamente Roma e il Lazio, sedi del primo Distretto Tecnologico Aerospaziale. Un distretto storico, afferma Filas, "che vanta un patrimonio notevole: 5 miliardi di euro di fatturato, 30.00 addetti, 250 aziende che costituiscono realtà significative nelle diverse aree di competenza industriale di settore, 10 importanti Enti/Centri di ricerca, 5 centri tecnologici, 5 Università e 3000 tra professori universitari, ricercatori e specialisti coinvolti in attività di ricerca aerospaziale".
Secondo Stefano Turi, direttore generale di Filas ''la scena internazionale presenta nuovi e sempre più agguerriti competitori, come India e Cina. Sarà perciò importante programmare una strategia competitiva che coinvolga le realtà industriali e amministrative del Distretto".
"Iniziative come Space2Land - sottolinea ancora - costituiscono la risposta a questa necessità e al contempo un naturale sviluppo in favore dell'impegno che, su mandato della Regione Lazio, Filas porta avanti in favore dei processi di innovazione e del trasferimento tecnologico''.
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