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giovedì 13 dicembre 2007

Stanotte (13/14 dicembre 2007) pioveranno stelle
E’ il trionfo delle Geminidi
(fonte quotidiano gratuito “City” – 13/12/2007)


Le protagoniste di una delle più spettacolari cascate di meteore prendono il nome dalla costellazione dei Gemelli. Si esibiscono ogni anno tra il 3 e il 19 dicembre.

Roma – Nulla a che invidiare alla notte di San Lorenzo. Perché quella che sta per venire, assicurano gli astronomi, porterà con sé una pioggia di stelle annunciata come uno spettacolo mozzafiato. In cielo si potranno ammirare (nuvole permettendo) le Geminidi, ovvero una delle più spettacolari cascate di meteore che si verifica ogni anno tra il 3 e il 19 dicembre, con un picco proprio tra oggi e domani sempre nuvole permettendo.
L’origine delle Geminidi è un oggetto avvolto nel MISTERO, noto come 3200 Phaethon. Il dilemma iniziò nel 19° secolo. Le prime Geminidi apparvero, infatti, improvvisamente nel 1862, sotto lo sguardo attonito degli osservatori videro dozzine di meteore sfrecciare nel cielo provenienti dalla costellazione dei Gemelli (da cui deriva il nome). Dopo oltre un secolo di ricerche della cometa responsabile del fenomeno, nel 1983 il satellite Iras della Nasa localizzò un oggetto lungo diversi chilometri, che si muoveva sulla stessa orbita dei meteoroidi in questione. Gli scienziati lo chiamarono 3200 Phaethon.
Può trattarsi di un asteroide, la cui orbita è tra la cintura di macigni spaziali compresa tra Marte e Giove; o di una cometa che ha perso tutto il suo ghiaccio dopo troppi passaggi nei pressi del Sole.
Qualsiasi sia l’origine di questa pioggia di meteore, resta il fatto che lo spettacolo è eccezionale. E quest’anno sarà ancora più bello, dato che la Luna, in fase crescente, non interferirà con la sua luce.

Nuovo tipo di stelle nane bianche

Individuato nuovo tipo di astri
(fonte quotidiano gratuito “City” – 13/12/2007)

In basso a sinistra la piccola nana bianca Sirio A,
al centro Sirio B

Individuato un nuovo tipo di stelle. Sono nane bianche con un’atmosfera di puro carbonio. Potrebbero essere lo stadio finale di stelle che erano caldissime: 200mila gradi.
Gli astri individuati hanno una temperatura di 24.000 gradi centigradi. Un confronto? Il Sole ha una temperatura di 5.780 gradi centigradi.

Scoperta Cometa Boattini C/2007 W1

Studioso italiano scopre una cometa
(fonte quotidiano gratuito “City” – 13/12/2007)

Cometa Hale-Boop

Si chiama Boattini, come l’astronomo italiano che l’ha scoperta. E’ la cometa indicata con la sigla C/2007 W1.
Andrea Boattini l’ha individuata lavorando nell’Osservatorio del Mount Lemmon, in Arizona.
Sarà visibile nel 2008, quando sarà più vicina al sole, da cui dista 500 milioni di chilometri.

Andrea Boattini (dati Wikipedia)

Andrea Boattini (1969) è una astronomo italiano, scopritore di numerosi asteroidi (170).
Dopo aver sviluppato un crescente interesse negli asteroidi, si è laureato nel 1996 presso l' Università di Bologna.
Attualmente lavora presso l'Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica (IASF) e l'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma.
Il 20 novembre 2007 ha scoperto la cometa C/2007 W1 (Boattini)
L'asteroide Boattini è così chiamato in suo onore.
Nel 2005 ha vinto il premio "Meteorite d'oro - Comune di Secinaro" per la sezione comete.

Dati Minor Planet
COMET C/2007 W1 (BOATTINI)
CK07W010 C2007 11 20.48331 11 45 54.46 +00 18 59.7 18.1 T EW063G96
CK07W010 C2007 11 20.48815 11 45 54.75 +00 18 57.6 18.2 T EW063G96
CK07W010 C2007 11 20.49299 11 45 55.04 +00 18 55.4 18.2 T EW063G96
CK07W010 C2007 11 20.49770 11 45 55.29 +00 18 53.2 18.1 T EW063G96
CK07W010 C2007 11 20.51841 11 45 56.52 +00 18 44.0 18.0 T EW063G96
CK07W010 C2007 11 20.51966 11 45 56.55 +00 18 43.4 17.7 T EW063G96
CK07W010 C2007 11 20.52090 11 45 56.62 +00 18 42.9 17.7 T EW063G96
CK07W010 C2007 11 20.52213 11 45 56.70 +00 18 42.4 17.6 T EW063G96
CK07W010 C2007 11 21.48470 11 46 52.64 +00 11 17.9 18.1 T EW063H06
CK07W010 C2007 11 21.48523 11 46 52.68 +00 11 17.6 18.1 T EW063G96
CK07W010 C2007 11 21.48961 11 46 52.93 +00 11 15.9 18.1 T EW063G96
CK07W010 C2007 11 21.49398 11 46 53.18 +00 11 13.8 18.0 T EW063G96
CK07W010 C2007 11 21.49854 11 46 53.43 +00 11 11.6 18.0 T EW063G96
CK07W010 C2007 11 21.50257 11 46 53.65 +00 11 10.4 17.4 T EW063G96
CK07W010 C2007 11 21.50365 11 46 53.73 +00 11 09.1 18.0 T EW063H06
CK07W010 C2007 11 21.50677 11 46 53.94 +00 11 08.0 17.4 T EW063G96
CK07W010 C2007 11 21.51102 11 46 54.15 +00 11 06.0 17.5 T EW063G96
CK07W010 C2007 11 21.51547 11 46 54.40 +00 11 04.1 17.5 T EW063G96
CK07W010 C2007 11 21.53815 11 46 55.72 +00 10 53.2 18.2 T EW063G96
CK07W010 C2007 11 21.53919 11 46 55.77 +00 10 52.6 18.1 T EW063G96
CK07W010 C2007 11 21.54023 11 46 55.84 +00 10 52.0 18.3 T EW063G96
CK07W010 C2007 11 21.54127 11 46 55.90 +00 10 51.6 18.4 T EW063G96
CK07W010 C2007 11 23.34015 11 48 40.194-00 02 57.52 18.6 T EW063809
CK07W010 C2007 11 23.34147 11 48 40.273-00 02 58.06 18.5 T EW063809
CK07W010 C2007 11 23.34279 11 48 40.344-00 02 58.74 18.5 T EW063809
CK07W010 C2007 11 23.34528 11 48 40.494-00 02 59.86 18.5 T EW063809
CK07W010 C2007 11 23.34816 11 48 40.645-00 03 01.00 18.6 T EW063809
CK07W010 C2007 11 23.35077 11 48 40.794-00 03 02.23 18.5 T EW063809
CK07W010 C2007 11 23.35338 11 48 40.953-00 03 03.54 18.5 T EW063809
CK07W010 C2007 11 23.35489 11 48 41.040-00 03 04.22 18.5 T EW063809
CK07W010 C2007 11 23.35646 11 48 41.134-00 03 05.15 18.6 T EW063809
CK07W010 C2007 11 23.35827 11 48 41.235-00 03 05.71 18.6 T EW063809

Dettagli osservazioni:
809 European Southern Observatory, La Silla. Observer C. Snodgrass. Measurer A. Boattini. 3.58-m New Technology Telescope + CCD.
G96 Mt. Lemmon Survey. Observer A. Boattini. Measurers E. C. Beshore, A. Boattini, A. R. Gibbs, A. D. Grauer, R. E. Hill, R. A. Kowalski, S. M. Larson. 1.5-m reflector + CCD.
H06 RAS Observatory, Mayhill. Observers E. Guido, G. Sostero. 0.25-m f/3.4 reflector + CCD.

Orbite:
C/2007 W1 (Boattini)
T 2008 June 14.300 TT MPC
q 0.72012 (2000.0) P Q
Peri. 310.982 +0.273646 +0.958734
Node 334.585 -0.819679 +0.190501
e 1.0 Incl. 10.352 -0.503233 +0.211043
From 32 observations 2007 Nov. 20-23.

Effemeridi:
C/2007 W1 (Boattini)
Date TT R. A. (2000) Decl. Delta r Elong. Phase m1 m2
2007 11 16 11 41.55 +00 53.3 3.753 3.332 57.7 14.5 17.6
2007 11 26 11 51.23 -00 23.5 3.501 3.213 65.1 16.2 17.3
2007 12 06 12 00.70 -01 41.6 3.242 3.092 72.5 17.7 17.0
2007 12 16 12 09.87 -03 00.5 2.977 2.970 80.1 19.0 16.6
2007 12 26 12 18.59 -04 20.1 2.711 2.847 87.7 20.2 16.2
2008 01 05 12 26.74 -05 40.5 2.445 2.721 95.5 21.1 15.8
2008 01 15 12 34.09 -07 01.7 2.182 2.594 103.5 21.6 15.3
2008 01 25 12 40.40 -08 24.1 1.925 2.464 111.6 21.8 14.8

Marte – l’origine della vita? – Allan Hills 84001

Su Marte l’origine della vita
(fonte quotidiano gratuito “City” – 13/12/2007)


Su Marte i composti organici a base di carbonio e idrogeno, veri e propri mattoni della vita, si sono formati precocemente e non sono stati portati da una pioggia di meteoriti come si è finora creduto. A riscrivere la storia di Marte è l’analisi di uno dei meteoriti marziani più famosi, l’Allan Hills 84001.

Saturno e la Sonda Cassini

La sonda Cassini svela i segreti di Saturno
(fonte quotidiano gratuito “24’” – 13/12/2007)


Gli anelli del pianeta Saturno sono molto più antichi di quanto si credeva. Le ultime rilevazioni della sonda Cassini dimostrano che non si sono formati 100 milioni di anni per l’urto di una cometa, ma che potrebbero essere nati con il sistema solare.

NASA-BOEING – Operazione Luna

La Nasa avvia l’operazione Luna con Boeing
(fonte quotidiano gratuito “24’” – 13/12/2007)

Edificio Michoud – New Orleans

Obiettivo Luna: un contratto da 799,5 milioni di dollari è stato siglato tra la Nasa e la compagnia aerea Boeing, incaricata riprodurre il sistema di avionica del razzo Ares I. Il vettore sarà montato nel centro Nasa di Michoud e usato per riportare gli astronauti sulla Luna.

domenica 9 dicembre 2007

SPAZIO: Lanciato Cosmo-SkyMed 2

SPAZIO: Lanciato Cosmo-SkyMed 2
Il sistema Cosmo-SkyMed è composto da quattro satelliti radar con il compito di monitorare
e sorvegliare la Terra ai fini di Protezione Civile, strategici, scientifici e commerciali
(fonte Adnkronos e Ansa - 09/12/2007)

Video del lancio Cosmo-SkyMed2 – 08/12/2007

Dopo che era stato rinviato per due volte a causa del forte vento in quota e di problemi tecnici del lanciatore, questa mattina (09/12/2007) alle 3.30 italiane, dalla base statunitense di Vandenberg è stato messo in orbita il secondo satellite della costellazione di Osservazione della Terra, Cosmo-SkyMed, a bordo di un vettore Delta II della Boeing. Il sistema italiano Cosmo-SkyMed, che rappresenta la prima costellazione mondiale a carattere duale per l'Osservazione della Terra, prevede la messa in orbita di quattro satelliti radar, in grado di ''vedere'' con ogni condizione meteorologica e di luminosità.
Cosmo SkyMed (Constellation of small satellites for mediterranean basin observation) è il risultato della collaborazione fra Agenzia spaziale italiana (Asi) e ministero della Difesa ed è realizzato dalla Thales Alenia Space, alla Telespazio è affidata la responsabilità della realizzazione dei segmenti di Terra civili e militari. Complessivamente il valore del programma è pari a un miliardo. Il primo satellite della costellazione, lanciato il 7 giugno scorso, ha inviato a Terra le prime, spettacolari, immagini all'inizio di settembre e finora ha acquisito quasi 4.000 immagini corrispondenti, nelle varie modalità operative, ad una superficie complessivamente coperta pari a circa 6.900.000 chilometri quadrati, pari a 20 volte quella dell'Italia.
Cosmo SkyMed 1 ha anche fornito immagini di disastri naturali e ambientali come la frana di Bolzano, il naufragio della petroliera russa Volganeft - 139 nel Mar Nero, il ciclone in Bangladesh. Cosmo SkyMed 2 permetterà di raddoppiare queste cifre, acquisendo fino a 900 immagini al giorno, la mappatura di un milione e mezzo di chilometri quadrati e una maggiore frequenza. Nel 2008 sarà la volta del terzo satellite della costellazione,mentre il quarto ed ultimo sarà lanciato nel 2009. Si prevede che, complessivamente, i quattro satelliti saranno in grado di acquisire 1.800 immagini al giorno, che permetteranno di controllare e sorvegliare la Terra a fini di protezione civile (per la gestione dei rischi ambientali),strategici (difesa e sicurezza nazionale), scientifici e commerciali e in particolare per applicazioni nel campo della gestione dei rischi ambientali, delle emergenze.
Il terzo satellite sarà messo in orbita, sempre dalla base di Vandenberg in California, nel corso dell'estate del 2008.

ISS - Rinvio lancio Shuttle Atlantis

SPAZIO: Shuttle Atlantis STS-122 – 1E
Partenza rimandata al 2008
(Fonte Adnkronos – 09/12/2007)


Stemma della missione Shuttle Atlantis STS-122 1E

Shuttle Atlantis posizionato nella rampa di lancio (Pad 34A)

La Nasa ha sospeso il lancio dello shuttle Atlantis previsto per oggi (09/12/2007), a causa di un problema tecnico ai sensori del combustibile del serbatoio, e lo ha rinviato almeno fino a gennaio. Il problema tecnico, lo stesso per cui il lancio era stato rinviato gia' due volte da giovedi', e' stato scoperto quando la Nasa ha iniziato a riempire il serbatoio di combustibile. Il lancio era stato previsto per le 20.21 di oggi da Cape Canaveral, in Florida. Gli esperti avevano gia' avvisato che se il lancio non fosse stato effettuato entro 13 dicembre sarebbe stato necessario rinviarlo a gennaio 2008 e non avverrà prima del 2 gennaio. L'equipaggio dell'Atlantis dovrebbe nel corso della missione di 11 giorni attaccare il laboratorio spaziale Columbus alla stazione spaziale internazionale.
I sensori non sono ancora funzionanti. I ripetuti rinvii dei giorni scorsi, come sappiamo, erano dovuti a due dei quattro sensori ECO (Engine CutOff), che non hanno superato i test. I sensori, posizionati all’interno del serbatoio – contenente idrogeno e ossigeno liquidi. – hanno segnalato, uno dati falsi e l’altro indicava che il serbatoio era “wet”, asciutto, al posto di “dry”.

Schema dei sensori ECO dei serbatoi del STS-122

Alcuni dati dello Shuttle Atlantis STS-122 – 1E
Carico utile:
Columbus European Laboratori Module – Multi-Purpose Experiment Support Structure – Non-Deployable (MPESS-ND)
Orbiter: OV-104 Atlantis – Serbatoio esterno: ET-117 – Razzi ausiliari Bi132-RSRM-99 – Motori principali (SSME): 2059-2052-2057
Durata della missione: 12 giorni
Orbite previste: 171
Inclinazione prevista: 51°60’
Altezza prevista: 220 chilometri

Curiosità
C’è un pezzo di Gorizia nello Shuttle Atlantis STS-122 – 1E
Anche se non partono i nostri astronauti, lo fanno i lavori dei nostri progettatori italiani.
(fonte Messaggero Veneto – 7 dicembre 2007)

Nella progettazione e nella verifica dei sotto-sistemi di Columbus è stata coinvolta infatti la Aerostudi Srl di Gorizia che ha sede nella zona industriale in via Gregorcic. Gli esperti dell’impresa goriziana, cha ha come amministratore delegato l’ingegner Rolando Parmesani e come responsabile dei programmi l’ingegner Paolo Vagliasindi, sono stati coinvolti nello sviluppo del modulo Columbus a partire dal 1998 e i principali contributi della società di via Gregorcic hanno riguardato in particolare la progettazione e la verifica della struttura secondaria interna dal 1998 al 2001 e la progettazione e verifica strutturale del sistema di controllo termico e ambientale. Columbus è un modulo di forma cilindrica, misura 4 metri e mezzo di diametro e 7 metri di lunghezza per un peso al momento del lancio di 10,3 tonnellate. Columbus avrà un ciclo di vita previsto in orbita di dieci anni che permetterà all’Esa (l’Agenzia spaziale europea) di disporre del suo primo laboratorio nello spazio per eseguire esperimenti di lunga durata in condizioni di assenza di gravità, per ricerche che vanno dalla dinamica dei fluidi alla biologia molecolare, alla chimica, alla scienza dei materiali, alle neuroscienze. Nel modulo gli esperimenti saranno alloggiati in cinque rack rimovibili che potranno essere sostituiti da altri che verranno portati in orbita dai moduli logistici Leonardo e Raffaello, entrambi costruiti in Italia.

ISS - Shuttle Atlantis STS-122 – 1E - Finalmente si parte

ISS: Shuttle Atlantis STS-122 – 1E
FINALMENTE SI PARTE



Logo della missione Atlantis STS-122-1E (Credito: NASA)




Shuttle-Atlantis STS-122 - 1E (08/12/2007) (Credito: NASA)


Tutti i sensori sono ora funzionanti. I ripetuti rinvii dei giorni scorsi, come sappiamo, erano dovuti a due dei quattro sensori ECO (Engine CutOff), che non hanno superato i test. I sensori, posizionati all’interno del serbatoio – contenente idrogeno e ossigeno liquidi. – hanno segnalato, uno dati falsi e l’altro indicava che il serbatoio era “wet”, asciutto, al posto di “dry”.




Immagine dove viene mostrata la posizione dei sensori ECO del serbatorio dell'idrogeno


Finalmente alle ore 15,21 ora locale (ore 21,21 in Italia) lo Shuttle Atlantis, codificato come missione STS-122, ha preso il volo dal Pad 39A del Kennedy Space Center – base spaziale della Nasa di Cape Canaveral, in Florida. Durante la missione l’equipaggio dello Shuttle e gli astronauti già presenti sulla stazione (Expedition 16) collaboreranno per installare ed attivare il laboratorio dell’Agenzia Spaziale Europea, Columbus. Il nuovo laboratorio amplierà le possibilità di ricerca scientifica a bordo della stazione spaziale.



Alcuni dati dello Shuttle Atlantis STS-122 – 1E
Carico utile: Columbus European Laboratori Module – Multi-Purpose Experiment Support Structure – Non-Deployable (MPESS-ND)
Orbiter: OV-104 Atlantis – Serbatoio esterno: ET-117 – Razzi ausiliari Bi132-RSRM-99 – Motori principali (SSME): 2059-2052-2057
Attracco previso all’ISS:
Rientro previsto:
Durata della missione: 12 giorni
Orbite previste: 171
Inclinazione prevista: 51°60’
Altezza prevista: 220 chilometri



Curiosità
C’è un pezzo di Gorizia nello Shuttle Atlantis STS-122 – 1E
Anche se non partono i nostri astronauti, lo fanno i lavori dei nostri progettatori italiani.
(fonte Messaggero Veneto – 7 dicembre 2007)



Nella progettazione e nella verifica dei sotto-sistemi di Columbus è stata coinvolta infatti la Aerostudi Srl di Gorizia che ha sede nella zona industriale in via Gregorcic. Gli esperti dell’impresa goriziana, cha ha come amministratore delegato l’ingegner Rolando Parmesani e come responsabile dei programmi l’ingegner Paolo Vagliasindi, sono stati coinvolti nello sviluppo del modulo Columbus a partire dal 1998 e i principali contributi della società di via Gregorcic hanno riguardato in particolare la progettazione e la verifica della struttura secondaria interna dal 1998 al 2001 e la progettazione e verifica strutturale del sistema di controllo termico e ambientale. Columbus è un modulo di forma cilindrica, misura 4 metri e mezzo di diametro e 7 metri di lunghezza per un peso al momento del lancio di 10,3 tonnellate. L’attracco alla stazione spaziale internazionale dello shuttle con il modulo Columbus a bordo è previsto per domani alle 19.14. Columbus avrà un ciclo di vita previsto in orbita di dieci anni che permetterà all’Esa (l’Agenzia spaziale europea) di disporre del suo primo laboratorio nello spazio per eseguire esperimenti di lunga durata in condizioni di assenza di gravità, per ricerche che vanno dalla dinamica dei fluidi alla biologia molecolare, alla chimica, alla scienza dei materiali, alle neuroscienze. Nel modulo gli esperimenti saranno alloggiati in cinque rack rimovibili che potranno essere sostituiti da altri che verranno portati in orbita dai moduli logistici Leonardo e Raffaello, entrambi costruiti in Italia.

venerdì 7 dicembre 2007

Spazio - SkyMed2 - Rinvio lancio

SPAZIO: NUOVO RINVIO PER COSMO SKYMED 2
(fonte ansa 6-12-2007)

Lancio del primo satellite SkyMed1

ROMA - Nuovo rinvio per il lancio del secondo satellite della costellazione italiana Cosmo SkyMed per l'osservazione della Terra. Il rinvio, non ancora ufficiale, sarebbe dovuto a un problema tecnico del lanciatore Delta II rilevato dai tecnici della Boeing nella base californiana di Vandenberg. Una nuova opportunità di lancio potrebbe essere prevista nella notte fra sabato 8 e domenica 9, sempre alle 3,31.

Spazio - SkyMed - Il ruolo di Telespazio

Il ruolo di Telespazio nel Programma COSMO-SkyMed
COSMO-SkyMed è il programma di osservazione della Terra dell'ASI e Ministero della Difesa
(fonte telespazio 25 novembre 2007)


Il Centro di Controllo dell'intera costellazione COSMO-SkyMed è stato installato presso il Centro Spaziale del Fucino (L'Aquila) di Telespazio. Il Centro Spaziale di Matera è invece responsabile dell'acquisizione, del processamento e della distribuzione dei dati rilevati dai satelliti, per applicazioni civili.
Con la partecipazione a questo programma Telespazio amplia la propria offerta di applicazioni innovative, capaci di integrare dati radar e ottici ad alta risoluzione, come servizi operativi di monitoraggio e servizi informativi integrati, basati su un geodatabase e resi accessibili via internet.
Con COSMO-SkyMed, infatti, si apre l'era delle applicazioni operative di Geo-spatial Information non solo per la difesa ma anche per la gestione delle emergenze, del territorio e delle risorse naturali. Grazie alla elevata frequenza di rivisitazione dei siti, garantita dai quattro satelliti della costellazione, e alla tecnologia radar, che rende possibile acquisire immagini a qualsiasi ora del giorno e della notte anche in condizioni di cielo nuvoloso, Telespazio sarà in grado di offrire servizi di monitoraggio operativo finora non possibili.
I servizi applicativi derivabili da COSMO-SkyMed contribuiranno in modo significativo alla difesa del territorio su temi quali incendi, frane, siccità, inondazioni, inquinamento, terremoti, subsidenza, e alla gestione delle risorse naturali in campo agricolo e forestale con possibilità di controllo anche in campo catastale. In particolare COSMO-SkyMed sarà in grado di soddisfare gli stringenti requisiti operativi dei servizi del Programma GMES (Global Monitoring for Environment and Security) dell'Unione Europea, in cui Telespazio è fortemente presente con sviluppi e sperimentazioni su diversi progetti pre-operativi. I diversi prodotti e servizi applicativi avranno copertura globale, con informazioni utili sia su terra sia su mare, e saranno indirizzati anche verso settori industriali fortemente interessati alla gestione di attività e infrastrutture quali: trasporti, minerario/petrolifero, energia e telecomunicazioni.

Spazio - SkyMed presentate le prime immagini

Matera: Spazio, satelliti Cosmo Sky Med
scattano prime foto della Terra
(sabato 06 ottobre 2007)

L’immagine COSMO-SkyMed a 1 metro di risoluzione spaziale (modalità Spotlight) riprende la
sommità dell’Etna, il più studiato e famoso dei vulcani. La cima della montagna, alta 3340 m.

Sono state presentate al Centro di geodesia spaziale di Matera le prime immagini di osservazione della superficie terrestre restituite dalla missione italiana Cosmo Sky Med di cui e' in orbita il primo di una costellazione di quattro satelliti radar. Si tratta della prima missione duale, cioe' con scopi sia civili che militari.
A Matera, presso il centro fondato 25 anni fa nella Murgia ed intitolato a Giuseppe Colombo, viene seguito il segmento civile. I primi risultati di Cosmo Sky Med sono stati presentati con orgoglio dal presidente dell'Agenzia spaziale italiana, Giovanni Fabrizio Bignami, e dall'amministratore delegato di Telespazio, Giuseppe Veredice, alla presenza, fra gli altri, del sindaco di Matera, Emilio Nicola Buccico, e del sottosegretario di Palazzo Chigi, Gianpaolo D'Andrea, in rappresentanza del governo.
Cosmo Sky Med restituisce immagini molto nitide dell'osservazione terrestre. Ne sono state mostrate alcune in cui si possono vedere distintamente il delta del Po con la centrale di Porto Tolle o gli allevamenti di acquacoltura oppure l'Etna su cui e' visibile finanche la strada che porta al rifugio e sono percepibili i pilastri della funivia, o ancora le mangrovie sulla costa atlantica della Guinea Bissau oppure ancora le navi ferme al largo della Turchia per la navigazione del canale del Bosforo.
Un simulatore ha inoltre mostrato le numerose applicazioni a scopi di prevenzione e di tutela dell'ambiente. I satelliti, vista la costanza di acquisizione delle immagini a distanze temporali ravvicinate l'una dall'altra, saranno in grado di ricostruire anche le scie del petrolio abbandonato negli oceani oppure i movimenti centimetrici degli smottamenti, informazioni che potranno essere utili per la prevenzione e per gli interventi operativi.
Il sistema Cosmo Sky Med è un programma dell'Asi e del Ministero della Difesa, realizzato in qualita' di capocommessa dell'intero sistema da Thales Alenia Space mentre la responsabilita' operativa e della gestione dei dati e' affidata a Telespazio. Il Centro di Matera acquisisce ed elabora le immagini restituite dal satellite mentre la societa' Egeos, partecipata da Asi e controllata da Telespazio, si occupera' del segmento commerciale dell'uso delle immagini. La messa in orbita del secondo satellite della costellazione e' prevista per dicembre di questo anno dalla base di Vandemberg in California mentre l'intero sistema sara' completato entro il 2009.

Spazio - SkyMed presentate le prime immagini

Cosmo SkyMed entra in operatività
Presentate a Matera le prime immagini
(05/10/2007)


Si è conclusa la fase di verifica e settaggio, è entrata in piena operatività la prima costellazione radar al mondo ad uso duale per l'osservazione delle terra: COSMO SKYMED. Il primo dei quattro satelliti radar che compongono la costellazione, che si integrerà con i due satelliti ottici francesi (HELIOS 2), ha infatti concluso le necessarie verifiche tecniche per accertarne e ottimizzarne l'efficienza. Presso il centro di Geodesia Spaziale dell'ASI di Matera sono state presentate le prime immagini ad altissima risoluzione che il sistema è in grado di produrre, in ogni condizione di tempo e di luminosità grazie alla tecnologia SAR. L'elevata frequenza di rivisitazione, la copertura globale, oltre che le particolari caratteristiche tecniche rendono il sistema COSMO SKYMED il più avanzato al mondo. COSMO SKYMED è un programma dell'Agenzia Spaziale Italiana e del Ministero della Difesa, realizzato in qualità di capocommessa dell'intero sistema da Thales Alenia Space, mentre la responsabilità del Ground Segment e della sua gestione operativa è stata affidata a Telespazio. Sarà il centro di Geodesia Spaziale dell'ASI di Matera, avvalendosi di personale Telespazio, ad acquisire e processare le immagini COSMO SKYMED , mentre alla società EGEOS, partecipata da ASI e controllata da Telespazio, sarà affidata la commercializzazione delle immagini. La messa in orbita del secondo satellite della costellazione è prevista per il mese di dicembre 2007, mentre l'intero sistema sarà completato entro il 2009.

Spazio - Cos'è Cosmo-SkyMed?

COSA E’ SKYMED
(presentazione di Gianfranco Giusto)


Cosmo-SkyMed è una costellazione di quattro satelliti radar (con un’antenna ad apertura sintetica SAR) ad orbita bassa (620 Km) e ad altissima risoluzione (banda x 9.6 GHz) per l’Osservazione della Terra.
Il tempo di rivisitazione della stessa area è di 12 ore.
Ha un uso «duale» (Civile e Militare) con una risoluzione geometrica di 1 metro per uso civile e una risoluzione top secret per uso militare.
Nasce da un accordo tra l’Agenzia Spaziale Italiana e il Ministero della Difesa.Il primo dei quattro satelliti è stato lanciato il 7 giugno 2007, mentre la costellazione sarà completata entro il 2009.
Cosmo-Skymed sarà integrato dalla costellazione francese Pleiades-HR di 2 satelliti ottici che hanno un sensore pancromatico ad altissima risoluzione (o,7 metri) e un multispettrale ad alta risoluzione (2,8 metri). Il tempo di rivisitazione della stessa area è invece di 24 ore per i satelliti francesi.
Il campo di utilizzo spazia dalla Gestione dei Rischi Ambientali e delle Emergenze alla Difesa e Sicurezza fino ad arrivare al controllo del territorio (abusivismo edilizio, inquinamento, agricoltura, ecc.) e all’utilizzo per scopi commerciali. Ma tantissimi altri utilizzi sono previsti.

giovedì 6 dicembre 2007

ISS - Rinvio lancio Shuttle Atlantis

Problemi al combustibile, rinviato il lancio dello Shuttle
Anomalia a uno dei sensori, partenza rinviata di 24 ore. Il Columbus porterà in orbita i principali contributi dell'Agenzia Spaziale Europea alla Iss

Ultimo lancio del Columbia (STS 107)

Cape Canaveral, 6 dicembre 2007. - Problemi tecnici hanno costretto la Nasa a rinviare «di almeno 24 ore» la partenza dello shuttle Atlantis. Lo ha annunciato l'ente spaziale americano. Lo stop sarebbe stato deciso dopo che i tecnici della Nasa hanno rilevato un'anomalia in uno dei tre sensori che rilevano la pressione dell'idrogeno, il combustibile utilizzato come propellente per il razzo centrale dello Shuttle.
La Nasa per ora ha fissato il via alla missione per le 16:09 locali di venerdì (le 22:09 in Italia).

Laboratorio Spaziale Columbus – Shuttle Atlantis
Shuttle Atlantis al decollo
Stasera parte la casa spaziale europea
(fonte 24’ – quotidiano gratuito pomeridiano)

Stemma ISS

Sarà lanciato alle 22,31 ora italiana a bordo dello Shuttle Atlantis il laboratorio spaziale Columbus. Il progetto finanziato dall’Agenzia spaziale europea e realizzato da Eads e Thales Alenia space, consentirà all’Europa di avere la sua casa spaziale per le ricerche scientifiche a bordo della Stazione spaziale internazionale (ISS), in coabitazione con quelle di Usa, Russia e Giappone. All’interno del Columbus saranno condotti esperimenti nel campo della fisica, della biologia e della medicina, possibili solo nelle condizioni di microgravità riscontrabili nello spazio e non replicabili sulla terra.

Shuttle Atlantis - 12/05/2007

Atlantis trasporta Columbus, un laboratorio frutto di un programma da due miliardi di dollari portato avanti da anni dall' Agenzia spaziale europea (Esa), con un significativo contributo italiano. Circa 750 rappresentanti dell'Esa, delle varie agenzie nazionali e delle imprese coinvolte nella realizzazione di Columbus sono a Cape Canaveral per assistere al lancio.


Equipaggio Shuttle Atlantis Columbia

A portare in orbita il Columbus sarà un equipaggio di sette astronauti tra cui 5 americani della Nasa Stephen Frick, Comandante, Alan Poindexter, pilota, Stanley Love, Specialista di Missione, Rex Walheim, Specialista di Missione, e Leland Melvin, Specialista di Missione. Verranno affiancati da due astronauti europei dell’Esa, il tedesco Hans Schlegel, Specialista di Missione, e il francese Lèopold Eyharts, ingegnere di volo.

Clima - Appello scienziati ONU

Appello degli scienziati ONU sul clima:
“Restano 10-15 anni per cambiare, poi sarà tardi”
(fonte 24’ – quotidiano gratuito pomeridiano)

Restano 10-15 anni per ridurre le emissioni di gas serra, dopodichè il cambiamento climatico diventerà irreversibile. E’ l’appello lanciato dai 200 scienziati dell’Ipcc, l’organismo dell’ONU vincitore del premio Nobel per la pace. Gli scienziati si rivolgono ai negoziatori dei 180 Paesi che si sono radunati a Bali, in Indonesia, per discutere su come andare oltre il protocollo di Kyoto. Le trattative, però, rischiano di approdare a un nulla di fatto per l’opposizione americana: George W. Bush è ormai l’unico a non voler ridurre l’inquinamento – ora è anche un comitato del Senato Usa a sconfessarlo – ma per ora non pare disposto a cedere.

Foresta amazzonica

Foresta amazzonica
Addio Amazzonia in 25 anni
Per il Wwf sparirà il 60% della giungla
(fonte 24’ – quotidiano gratuito pomeridiano)


La deforestazione e il cambiamento climatico rischiano di distruggere o danneggiare in modo irreparabile il 60% della foresta pluviale amazzonica in Brasile entro il 2030. L’allarme è stato lanciato questa mattina dal Wwf, durante la conferenza internazionale sul clima in corso a Bali, in Indonesia.
Secondo gli esperti del Wwf, la deforestazione in Amazzonia potrebbe rilasciare nell’atmosfera da 55,5 a 96,9 miliardi di tonnellate di anidride carbonica. Ma questo è solo uno degli effetti negativi: le foreste funzionano come serbatoi di assorbimento del carbonio e proteggono il suolo da frane ed erosioni. Inoltre, ospitano metà delle specie animali e vegetali. Negli anni ’90 in America latina sono stati distrutti 4,3 milioni di foreste all’anno. Tra il 2000 e il 2005 il ritmo è rallentato, ma non di molto.