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domenica 9 dicembre 2007

ISS - Shuttle Atlantis STS-122 – 1E - Finalmente si parte

ISS: Shuttle Atlantis STS-122 – 1E
FINALMENTE SI PARTE



Logo della missione Atlantis STS-122-1E (Credito: NASA)




Shuttle-Atlantis STS-122 - 1E (08/12/2007) (Credito: NASA)


Tutti i sensori sono ora funzionanti. I ripetuti rinvii dei giorni scorsi, come sappiamo, erano dovuti a due dei quattro sensori ECO (Engine CutOff), che non hanno superato i test. I sensori, posizionati all’interno del serbatoio – contenente idrogeno e ossigeno liquidi. – hanno segnalato, uno dati falsi e l’altro indicava che il serbatoio era “wet”, asciutto, al posto di “dry”.




Immagine dove viene mostrata la posizione dei sensori ECO del serbatorio dell'idrogeno


Finalmente alle ore 15,21 ora locale (ore 21,21 in Italia) lo Shuttle Atlantis, codificato come missione STS-122, ha preso il volo dal Pad 39A del Kennedy Space Center – base spaziale della Nasa di Cape Canaveral, in Florida. Durante la missione l’equipaggio dello Shuttle e gli astronauti già presenti sulla stazione (Expedition 16) collaboreranno per installare ed attivare il laboratorio dell’Agenzia Spaziale Europea, Columbus. Il nuovo laboratorio amplierà le possibilità di ricerca scientifica a bordo della stazione spaziale.



Alcuni dati dello Shuttle Atlantis STS-122 – 1E
Carico utile: Columbus European Laboratori Module – Multi-Purpose Experiment Support Structure – Non-Deployable (MPESS-ND)
Orbiter: OV-104 Atlantis – Serbatoio esterno: ET-117 – Razzi ausiliari Bi132-RSRM-99 – Motori principali (SSME): 2059-2052-2057
Attracco previso all’ISS:
Rientro previsto:
Durata della missione: 12 giorni
Orbite previste: 171
Inclinazione prevista: 51°60’
Altezza prevista: 220 chilometri



Curiosità
C’è un pezzo di Gorizia nello Shuttle Atlantis STS-122 – 1E
Anche se non partono i nostri astronauti, lo fanno i lavori dei nostri progettatori italiani.
(fonte Messaggero Veneto – 7 dicembre 2007)



Nella progettazione e nella verifica dei sotto-sistemi di Columbus è stata coinvolta infatti la Aerostudi Srl di Gorizia che ha sede nella zona industriale in via Gregorcic. Gli esperti dell’impresa goriziana, cha ha come amministratore delegato l’ingegner Rolando Parmesani e come responsabile dei programmi l’ingegner Paolo Vagliasindi, sono stati coinvolti nello sviluppo del modulo Columbus a partire dal 1998 e i principali contributi della società di via Gregorcic hanno riguardato in particolare la progettazione e la verifica della struttura secondaria interna dal 1998 al 2001 e la progettazione e verifica strutturale del sistema di controllo termico e ambientale. Columbus è un modulo di forma cilindrica, misura 4 metri e mezzo di diametro e 7 metri di lunghezza per un peso al momento del lancio di 10,3 tonnellate. L’attracco alla stazione spaziale internazionale dello shuttle con il modulo Columbus a bordo è previsto per domani alle 19.14. Columbus avrà un ciclo di vita previsto in orbita di dieci anni che permetterà all’Esa (l’Agenzia spaziale europea) di disporre del suo primo laboratorio nello spazio per eseguire esperimenti di lunga durata in condizioni di assenza di gravità, per ricerche che vanno dalla dinamica dei fluidi alla biologia molecolare, alla chimica, alla scienza dei materiali, alle neuroscienze. Nel modulo gli esperimenti saranno alloggiati in cinque rack rimovibili che potranno essere sostituiti da altri che verranno portati in orbita dai moduli logistici Leonardo e Raffaello, entrambi costruiti in Italia.

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