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sabato 16 febbraio 2008

Satellite Spia USA 193 (2006-057A) - Verrà abbattuto con un missile SM-3

SATELLITE SPIA USA-193 (2006-057A)
Il satellite verrà abbattuto con un missile SM-3



E’ ufficiale, gli USA, nella giornata di Giovedì 21 febbraio 2008, dalle ore 03,30 alle ore 06,00 (giorno e ora italiana), abbatteranno, con un missile, il satellite spia USA 193 (2006-057A). A tale scopo sono state allertate, al largo dell’Alaska, quattro navi della marina militare.
L’intenzione del Governo USA è quello di abbattere il satellite e fare in modo che i frammenti dello stesso vengano polverizzati. In questo modo i frammenti cadranno al suolo, o meglio in mare (Oceano Pacifico, questo è l'obiettivo finale), senza creare particolari problemi (?).
Il metodo che gli USA intendono mettere in pratica è fattibile, ma abbastanza singolare. Gli stessi desiderano distruggere il satellite solo con l’impatto del missile, senza creare deflagrazioni. Per raggiungere questo scopo le navi americane dovranno rivedere i loro parametri di lancio e modificare le piattaforme. Esistono molte probabilità che l’operazione non riesca al primo tentativo.

Giappone - Test lancio RIM-161A - SM-3

Il missile usato sarà un SM-3 (RIM 161A), usato a scopo difensivo, derivato dal RIM-156 Standard SM-2 ER Block IV.

RIM-161A

Caratteristiche:
Lunghezza (incluso booster):
6,55 nm (21 ft 6 in)
Finspan: 1,57 m (61,8 in)
Diametro: 0,34 m (13,5 in)
Peso: ?
Velocità: 9600 km/h (6000 mph)
Raggio d’azione: >500 km (270 nm)
Propulsione: Booster: United Techologies MK 72 solid-fueled rocket; Sustainer: Atlantic Research Corp. MK 104 dual-thrust solid-fueled rocket; 3° stadio: Alliant Techsystem MK 136 solid-fueled rocket
Testata: Hit-to-kill kinetic warhead (KW)

Il problema del satellite USA-193 è sempre stato quello di non poter essere controllato. Già subito dopo il lancio lo stesso è andato fuori controllo, e per questo motivo è stato sempre tenuto in una orbita più bassa del solito. La sua grandezza corrisponde a quella di un pulmann e i detriti che potrebbero precipitare al suolo sicuramente creeranno seri danni. Oltretutto, il satellite, al momento del lancio era fornito di un serbatoio supplementare contenente 500 kg di combustibile H-70, combustibile a base di Idrazina (idrazina-acqua 30%/70%). L’idrazina è un composto dell’azoto, ed è una sostanza corrosiva, tossica e cancerogena. La tossicità è a carico del fegato, dei reni e del sistema nervoso centrale. Quello che è consolante è che si decompone a temperature elevate in presenza di ossigeno dando azoto e acqua, quindi l’abbattimento a bassa quota, con presenza di ossigeno, del satellite con un missile potrebbe essere un ottimo rimedio, senza contare che i detriti del satellite ed il missile saranno polverizzati, ed anche se l’aria interessata è vastissima (corrisponde a mezzo globo, latitudine tra 58,5 N e 58,5 S) dovrebbe abbattere notevolmente i danni provocati.
Tutta questa operazione non è passata inosservata a i più critici, i quali vedono il lancio del missile come un’ingerenza ed un accomodamento militare, il tutto per dare una risposta alla Cina, la quale due anni orsono, per dimostrare, all'America, al Giappone e alla Russia, la sua potenza militare, diede il via a test militari missilistici anti-satellite (vds video). Ma questi critici non hanno tenuto presente che la Cina con i suoi test anti-satellite creò notevolissimi problemi agli altri satelliti in attività e alla Terra stessa, problemi dovuti a detritri ricaduti al suolo e sparsi nello spazio. In quel caso la Cina non stava risolvendo un problema, al contrario.

Cina – Test anti-satellite

Noi non pensiamo che l’America, la Russia o il Giappone, debbano dimostrare qualche cosa a qualcuno. Non hanno bisogno di ulteriori dimostrazioni per far vedere quello che sono (?). La verità, che gli USA riconoscendo l’errore (strano! Sarebbe la prima volta) del satellite e dichiarandosi disposti ad aiutare tutti i Paesi coinvolti dai detriti del velivolo, stanno dimostrando che: “un problema prima si risolve e poi si cercano i responsabili” (questa dovrebbe essere la regola, ma la logica non è di questo mondo e, non lo è per le grandi potenze). Certo, va da sè, che la tecnologia usata è quella militare, non potevano certo utilizzare un velivolo più civile, magari lo Shuttle, considerando gli altissimi costi dell'operazione militare (tra i 40 e i 60 milioni di dollari) non sarebbe stata una cattiva idea (magari con i saldi di fine stagione avrebbero anche risparmiato, soprattutto qualche critica). Per ulteriori dettagli sul satellite USA 193 vedere gli altri post del blog.

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