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giovedì 22 novembre 2007

Ja fà! Ja fà! Se è Italiano, Ja fà! Forza Paoloooo!!!!

Spazio: erezioni difficili e ormoni in calo, un’impresa l’amore in orbita
(Fonte Adnkronos 28/10/07 – Focus 21/5/07)


Roma, 21 mag. (Adnkronos) - Ormoni maschili in calo, erezioni difficili, maggiore disponibilità della donna, ma anche gravidanze a rischio. Fare l'amore nello spazio è un'impresa davvero difficile, soprattutto per gli uomini perchè nell'assenza di gravità sembrano guadagnarci le donne. A svelare misteri e segreti del sesso nello spazio è Laura Woodmansee, ambasciatrice del sistema Solare per conto della Nasa, giornalista scientifica, moglie di un esperto di razzi e di propulsione interstellare, autrice di tre libri di astronautica, di cui due sulle donne nello spazio, e membro della National Space Society che, nel numero di giugno di “Focus” diretto da Sandro Boeri, punta il dito su un aspetto mai raccontato: il sesso nello spazio. Ecco cosa ha rivelato.
E' davvero possibile fare l'amore in orbita? Qualcuno ci ha mai provato, e, se sì, con quali risultati? E che cosa comporterebbe fare figli nello spazio? La Woodmansee è partita da queste domande, quindi ha preso carta e penna ad ha scritto il libro "Sex in the Space" cercando così di far luce su alcuni ostacoli che l'umanità dovrà superare se vorrà trasferirsi su un altro pianeta in piena colonizzazione spaziale.
"Nessuno si pone queste domande, ma - dice Laura Woodmansee - finché non lo faremo non riusciremo a colonizzare lo spazio. La cosa però non e' piaciuta alla Nasa: il libro vuole rispondere a questioni che i ricercatori si rifiutano di affrontare. E smonta i luoghi comuni sulle gioie del sesso stellare. E' uno studio serio, ma i giornali che ne hanno parlato si sono concentrati solo sui dettagli piccanti. Come l'erezione, per esempio".
"E' probabile che fare l'amore a gravità zero possa essere più difficile di quanto si pensi. L'assenza della forza di gravità – riferisce - ha un effetto rilassante sui vasi sanguigni: il sangue tende a percolare piuttosto che essere pompato con baldanza, perciò e' difficile pensare che un uomo possa raggiungere un'erezione funzionale per la penetrazione. Allo stesso tempo, in queste condizioni le zone erogene femminili tendono a essere più sensibili dato che l'irrorazione sanguigna è più diffusa".
Ed i problemi per i maschi non finiscono qui. "Oltre a perdere potenza e dimensione, l'assenza di gravità - prosegue la scrittrice statunitense - riduce anche la produzione di testosterone, l'ormone sessuale maschile. Le donne invece, sono più avvantaggiate: i tessuti vaginali si possono espandere con maggiore facilità, e gli ormoni femminili sembrano reagire bene alla gravità zero".
E se la stampa ha riservato al libro della Woodmansee un interesse prevalentemente ''voyeristico'', la comunità scientifica, a partire dai dirigenti della Nasa, ha preferito trincerarsi in un ''no comment'' nonostante i risultati delle ricerche della Woodmansee mettano in luce, tra l'altro, difficoltà e pericoli della gravidanza in orbita: "La gravità - afferma la studiosa dell'erotismo stellare - gioca un ruolo centrale nella formazione del feto: in assenza di gravità si potrebbero verificare problemi di natura cardiovascolare, malformazioni degli arti, impedimenti neurologici, problemi dello sviluppo dell'apparato visivo".
"E c'e' il problema - dice ancora - delle radiazioni cosmiche che possono danneggiare il Dna del feto. Nessuno sa quali possano essere gli effetti: malformazioni o aborti spontanei. Gli esperimenti con gli animali (rane e scimmie) non sono stati incoraggianti, gli unici che non hanno avuto problemi sono stati i pesci, probabilmente perchè, vivendo in acqua, sono già abituati all'assenza di peso".
Allora dovremo rinunciare ai viaggi interplanetari? "Le brochure che propongono i viaggi spaziali mostrano persone sorridenti, ma in realtà lo spazio è un ambiente durissimo: ci vorrà molto tempo prima che due innamorati possano tenersi per mano mentre guardano romanticamente il Sole che sorge alle spalle del Polo terrestre" spiega Laura Woodmansee.
"Bisogna prima risolvere i problemi della gravità e delle radiazioni. Forse si dovranno costruire astronavi che ruotano intorno al loro asse centrale per creare un minimo di gravità e dotarle di schermature in grado di bloccare il bombardamento di particelle cosmiche" aggiunge ancora. Quindi assicura: "La tecnologia per risolvere alcuni di questi problemi comunque esiste già".

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