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mercoledì 21 novembre 2007

Storia dell'Astronomia - Prima Parte

Prima Parte

Gli anni del nostro calendario sono contati a partire dalla nascita di Cristo. Ma quando nacque Cristo? Non lo sappiamo con certezza. E allora ci si aiuta con considerazioni di carattere astronomico.

Diciamo subito che la ricorrenza del Natale al 25 dicembre non è giustificata da alcun riscontro storico; semplicemente si affermò per convenzione intorno al quarto secolo; in modo analogo l’anno zero della nostra era fu stabilito dal monaco sciita Dionigi il Piccolo (VI sec.) dopo laboriosi calcoli che lo convinsero coincidesse con il 754° della fondazione di Roma. Dionigi però era in errore; oggi sappiamo che sbagliò di almeno quattro anni perché il vero anno zero dovrebbe risalire al 750 ad Urbe condita, o anche prima.

Nei vangeli ci sono due riferimenti a fatti storici che ci aiutano a fissare un limite superiore e uno inferiore alla data di nascita di Cristo. Il primo è il censimento di Cesare Augusto che potrebbe aver avuto luogo tra l’8 e il 6 a.C. Il secondo è la morte di Erode, posteriore alla nascita di Cristo e che gli storici contemporanei riportano come avvenuto poco dopo un’eclisse di Luna e poco prima della Pasqua ebraica: con tutta probabilità si tratta dell’eclisse del 13 marzo del 4 a.C. Dunque, la nascita di Cristo si deve situare tra l’8 a.C. e la primavera del 4 a.C., con una propensione per le date più antiche (il 7 o il 6 a.C.) quando si ricordi che Erode “mandò ad uccidere tutti i maschi che erano in Betlemme dall’età di due anni in giù, secondo il tempo del quale s’era esattamente informato dai Magi” (Matteo 3,16).

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