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sabato 24 novembre 2007

M7 - NGC 6475

M7
NGC 6475
Sco (Scorpione)
Ammasso Aperto

A.R. 17h53m,9 ; Dec. -34°49’ ; mag. 3,3 ; diametro 1°20’ ; distanza 780 a.l. ;
Mag. assoluta –3,8 ; età 220 milioni di anni (spettro B8) ; diametro reale 19 a.l. ; circa 80 stelle di cui la più luminosa di mag 5,6 ; indice di colore B-V 0,15 (intrinseco 0,09) ; eccesso di colore B-V 0,06 ; assorbimento 0,2 mag. ; velocità radiale -15 km/sec..


Scopritore: Tolomeo
Anno: 130 d.C.
Altre designazioni: NGC 6457

E’ l’oggetto più meridionale catalogato da Messier: nonostante ciò, è talmente luminoso che risulta molto evidente sotto un cielo non troppo velato da umidità e smog ed inquinato da luci artificiali; in queste condizioni è inoltre facilissimo da rintracciare 6°,2 ad ovest di ε Sgr. Nel campo di un binocolo 10 x 50 fa coppia con il vicino ammasso aperto M6, situato soltanto 3°,8 a nord-ovest, rispetto al quale risulta però molto differente in quanto nettamente più esteso, meno concentrato ed immerso in uno dei campi di stelle in realtà più densi della Via Lattea; M6 è comunque 2,5 volte più lontano da noi. M7 si trasforma in uno splendido oggetto attraverso un binocolo 20 x 80; si tratta di uno degli ammassi aperti più cospicui del cielo, benché non appaia tale dalle latitudini italiane perché penalizzato da un’altezza troppo ridotta durante il transito a sud; persino da Ragusa non si alza più di 18°,3 sull’orizzonte, mentre da Bolzano si limita ad un’elevazione di appena 8°,8. Charles Messier – sul cui orizzonte parigino M7 non poteva alzarsi più di 6°,3 – pur lamentadosi della “foschia spessa prodotta dal fumo di quella popolosa città”, avvistò M7 persino ad occhio nudo.

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