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mercoledì 21 novembre 2007

Storia dell'Astronomia - Seconda Parte

Seconda Parte

La cometa: un’interpretazione fantastica

Di quale tempo si tratta? E’ il tempo della prima apparizione della famosa “stella” che secondo Matteo guidò i Magi verso la Palestina. Ed è a questo punto che gli storici chiedono aiuto agli astronomi. Perché se si riuscisse a capire qual è l’evento astronomico a cui i Vangeli si riferiscono e se si trovasse menzione di questo evento in qualche antico annale astronomico, il problema della Natività di Cristo sarebbe risolto. Purtroppo la questione è piuttosto intricata.

Matteo parla genericamente di una “stella”. In tutti i presepi vediamo raffigurata una cometa, ma si tratta solo di una interpretazione fantastica che si impose in epoca medievale. Le cronache astronomiche occidentali, così come quelle babilonesi, cinesi, coreane non recano traccia del passaggio di un brillante cometa tra l’8 e il 4 a.C: di un vistoso astro chiomato, che ora sappiamo fu la cometa di Halley, ma è un avvenimento troppo precedente le date che ci interessano. In quei tempi non esplose né una nova né una supernova. Perlomeno non furono osservate. D’altra parte se si fosse trattato di un evento vistoso Erode non avrebbe dovuto richiedere il parere dei Magi. A meno che il portento celeste rivestisse una qualche importanza per l’interpretazione simbolica che poteva essergli attribuita. E allora chi meglio dei tre saggi – probabilmente astrologi – poteva offrire la corretta chiave di lettura?

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